4 Ottobre, 2019 | Di

I Vocal Assistant come nuovo touchpoint nella strategia digital: il caso di GialloZafferano

 I Vocal Assistant come nuovo touchpoint

Sono sempre di più le persone che si rivolgono ai Vocal Assistant per svolgere moltissimi compiti quotidiani, anche quelli che fino a pochi anni fa avremmo pensato impossibili.

Quale può essere il ruolo delle aziende in questo rapido cambiamento?

 

Negli Stati Uniti il trend degli smart speaker è già un fenomeno consolidato, mentre in Italia si tratta ancora di una novità: risale infatti solo a marzo 2018 il lancio di Google Home, il primo device di questo tipo in Italia, e a ottobre dello stesso anno quello di Amazon Echo.

 

L’avvento dei vocal assistant: i dati

Se gli smart speaker sono un nuovo prodotto nel mercato italiano, non si può dire lo stesso dei Voice Assistant, di cui utilizziamo ormai da anni le versioni mobile e desktop: da Google Assistant (su Android) a Siri, ormai immancabile sugli iPhone, fino ad arrivare a Cortana (su Microsoft).

Gli Stati Uniti, sempre un passo avanti a noi per quanto riguarda le nuove tecnologie, registrano una presenza di smart speaker nel 13% delle abitazioni. Questa percentuale, nel 2022, dovrebbe arrivare al 55%.

Si stima poi che, entro il 2022, il mercato di questi device arriverà a valere ben 40 miliardi di dollari.

Se ci sono voluti 20 anni affinché più della metà della popolazione mondiale utilizzasse quotidianamente il web, e 7 perché l’uso degli smartphone si diffondesse allo stesso modo, si stima che per le tecnologie voice basteranno solo 5 anni per raggiungere lo stesso risultato.

Una nota a parte è doverosa per quanto riguarda le funzioni applicabili ai dispositivi voice: il software di Amazon Echo, Alexa, è in grado di utilizzare 40.000 skill, e ogni 100 giorni ne vengono prodotte 5.000 nuove.

 

Perché i vocal assistant hanno successo?

Per quale motivo la tecnologia voice viene utilizzata da un numero sempre maggiore di persone, e perché è un’ottima idea per le aziende investire sui vocal assistant?

Prima di tutto si tratta di un metodo molto meno invasivo di utilizzo degli strumenti: l’utente ha la possibilità di chiedere al suo device esattamente quello di cui ha bisogno, senza l’interferenza di comunicazioni invasive, come le sponsorizzazioni.


Si tratta di una caratteristica dai risvolti allo stesso tempo negativi e positivi per il brand: se da una parte è infatti più difficile distogliere l’utente dalla sua navigazione utilizzando una pubblicità nella SERP di Google, dall’altra è uno sprone a migliorare i propri contenuti rendendoli più adatti alla ricerca vocale, sbaragliando così gli avversari e fornendo all’utente esattamente quello di cui ha bisogno.

 

In secondo luogo, come è stato dimostrato da uno studio di Neuro-Insight nel febbraio 2017, si tratta di una modalità di interazione che richiede un’attività cerebrale significativamente minore.

È stato infatti chiesto a 102 utilizzatori di smartphone in UK di svolgere alcune azioni parlando con Alexa e altre digitando su un iPad ed è stata misurata la loro attività cerebrale con cuffie SST durante entrambe le azioni. Il risultato? Molto più semplice parlare con Alexa!

 

L’assistente vocale di Giallozafferano che aiuta ai fornelli

 

 

Giallo zafferano

Seguire tutti gli step di una ricetta senza sporcare lo smartphone di farina? Si può!

Da un po’ di tempo, il famoso blog di cucina ha implementato la funzionalità di assistente vocale alle sue ricette, mantenendo con l’utente una conversazione naturale e amichevole, quasi umana.

 

È sufficiente il comando vocale tramite Google Home: “Ok Google, fammi parlare con Giallozafferano”, ed ecco che l’assistente arriva in aiuto, fornendo tutte le informazioni necessarie alla ricetta scelta.

Ma non finisce qui: è possibile cercare ricette anche partendo da una semplice idea. L’assistente di Giallozafferano è in grado di consigliare una serie di piatti in base a un input, come ad esempio gli ingredienti che si vogliono utilizzare.

 

Al comando “Preparazione”, l’assistente vocale inizia a spiegare uno alla volta gli step necessari per preparare il piatto.

Basta dire “indietro”, “avanti” o “ripeti” per essere accompagnati nella preparazione della ricetta scelta senza errori, anche per i cuochi meno esperti.

 

Nel caso di preparazioni molto lunghe è possibile anche bloccare la preparazione e riprenderla più avanti dallo stesso punto in cui la si è lasciata.

 

Si tratta di una vera e propria svolta nelle ricette online, e non stupisce che un pilastro della categoria come Giallozafferano sia un apripista in questo senso.

 

L’esperienza di Wellnet nella tecnologia voice

Quella dei Vocal Assistant è una vera opportunità per le aziende, per questo noi di Wellnet abbiamo già sviluppato skill per Alexa e action per Google da destinare alle App di aziende clienti, avendo cura di mantenere il Tone of Voice che le caratterizza nelle interazioni con gli utenti.

 

È un esempio il Vocal Assistant da noi sviluppato per MediaWorld, che permette agli utenti di trovare il negozio più vicino, conoscere gli orari di apertura e consultare la lista dei prodotti in offerta e di quelli più venduti.

 

Hai già pensato a come un Vocal Assistant potrebbe rendere più semplice la vita (e gli acquisti) dei tuoi clienti?

Se hai dubbi, siamo qui per aiutarti! 

OK GOOGLE, FAMMI PARLARE CON WELLNET 

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