Tenetevi forte, l’Intelligenza Artificiale arriva nella Pubblica Amministrazione
L’Artificial intelligence verrà usata a servizio dello Stato. È uno degli obiettivi del Piano Nazionale Innovazione 2020. Finalmente, dopo Cina, Usa e gran parte dell’Europa, anche l’Italia sembra voler sfruttare i potenti mezzi dell’AI per gestire procedimenti amministrativi e giurisdizionali.
In che modo l’Ai verrà usata nelle procedure amministrative?
Il primo passo sarà quello di individuare i processi in cui integrare l’intelligenza artificiale e gli obiettivi di questa integrazione.
Ça va sans dire che l’Ai limiterà l’inefficienza e l’inefficacia delle procedure amministrative e di interazione con il cittadino e garantirà un processo burocratico giusto, breve e trasparente.
Rendendoci tutti molto più contenti.
Un altro grande vantaggio riguarda l’utilizzo più strategico che si potrà fare dei dati raccolti ogni anno dalle amministrazioni, che aiuteranno a:
- rilevare automaticamente frodi e pagamenti impropri, grazie alle funzionalità di machine learning e deep learning;
- migliorare l’efficienza dei programmi di governo, grazie all’automatizzazione di attività ripetitive;
- rendere la città più smart, aiutando le amministrazioni comunali a comprendere meglio le esigenze dei cittadini. E a offrire soluzioni veloci ed efficaci.
Tutto molto bello…
… e in quelle giurisdizionali?
L’obiettivo in questo caso è un utilizzo pratico dell’Ai nei complessi procedimenti burocratici giurisdizionali che farà sicuramente risparmiare tempo agli addetti del settore. L’Intelligenza Artificiale andrà a supportare e automatizzare il lavoro degli operatori di diritto e dei tribunali eliminando tutte quelle prassi lente e farraginose.
Tranquilli, niente giudice-robot per l’Italia, almeno per i prossimi 5 anni. Realtà non troppo fantascientifica dato che in Estonia si stanno sperimentando, proprio in questi mesi, giudici-robot che risolvono controversie fino a 7.000€ di valore. Il tutto grazie ad un unico specifico algoritmo.
L’Intelligenza artificiale ha introdotto scenari impensabili fino a poco tempo fa. Per esempio, direste mai che è possibile rendere scientifica l’attività SEO grazie a un insieme di algoritmi?
Noi ci siamo riusciti. La nostra Intelligenza Artificiale si chiama Sofia.