29 Ottobre, 2018 | Di

Cosa abbiamo imparato al GoLab2018

GoLab2018

Il 22-23 ottobre si è svolto il Golab 2018, primo e unico evento annuale dedicato al linguaggio Golang in Italia. Per due giorni abbiamo vissuto a contatto con moltissimi altri sviluppatori provenienti da tutta Italia e, visto che eventi come questo sono rari e preziosi, vogliamo condividere con voi le nostre 4 ottime impressioni sull'evento. 

1. Location magnifica

Non capita spesso di partecipare a conferenze o eventi in luoghi così suggestivi. A un passo dall'Arno e dagli Uffizi, il Golab 2018 si è svolto presso un hotel nel centro di Firenze.

Nella città dell'arte che ha dato i natali a Leonardo Da Vinci abbiamo potuto respirare un'aria un po' diversa da quella della metropoli milanese. 

Siamo arrivati direttamente la mattina dell’evento con un treno da Milano. Ritrovarci in un ambiente vivo e con una storia importante, come quella di Firenze, è stato davvero il benvenuto ideale per i giorni a seguire.

2. Spazio ai talk!

Gestione avanzata di mock per il testing. Guida all'architettura che gestisce i dns al Cern. Come è composto un emulatore del Nintendo DS in go....

Nel corso di due giornate abbiamo avuto l'occasione di ascoltare argomenti distanti per le tematiche affrontate eppure resi molto vicini dalla passione che gli speaker riuscivano a trasmettere e che traspariva da ogni loro slide. Ognuna di queste conteneva qualcosa di nuovo da imparare. 

Gli speaker erano accomunati dalla grande passione per il loro lavoro di ingegneri nel testing (Unit Testing Code with Hard-to-Mock Dependencies - Adam Wolfe Gordon), dalla gioia di far parte di organizzazioni internazionali di ricerca (Go implementation of DNS Load Balancing at CERN - Pablo Saiz) e dalla volontà di condividere le loro passioni (Emulating a Nintendo DS in Go - Giovanni Bajo)

Anche se avessimo tentato di annoiarci, non ci saremmo riusciti!

Dal punto di vista tecnico abbiamo approfondito casi d'uso interessanti (Decoding invalid base64 with state machines - Anna Bernard) e tecnologie innovative (Go Hardware Go! - Mirko Mariotti), oltre a piccoli consigli e tecniche per profilare un software concorrente usando i tool del linguaggio (Keynote - Bill Kennedy)

3. Organizzazione al top!

Come diremmo a Milano: organizzazione top! A parte qualche piccolo imprevisto (principalmente causato da un numero davvero considerevole di persone presenti all'evento) ci è sembrato davvero che fosse tutto preparato appositamente per noi.

Si dice spesso che la macchina organizzativa funziona solo quando non si vede. E per noi è stata quasi invisibile!

Dalla gestione dei talk (con comunicazioni puntuali di inzio/fine) alla massima attenzione nei confronti degli speaker, che potevano contare sul supporto di uno staff dedicato.

4. Community

Quello che ci siamo portati a casa dopo questi due giorni può essere riassunto con una parola: community.

Una comunità di sviluppatori, ma soprattutto di persone, ognuna con i suoi pregi e difetti.   Nel corso della conferenza sono stati dedicati anche momenti alla community di Golang: inclusiva, proattiva, dedicata e curiosa.

A proposito di community...

Vuoi conoscere la comunità milanese di Gophers? Unisciti a noi per il Meetup Golang Milano il 21 Novembre, presso gli uffici Wellnet. Approfondiremo insieme a Claudio Beatrice il tema del Domain Driven Design!