31 Ottobre, 2018 | Di

Cosa abbiamo imparato al Container Day 2018

Container Day 2018

Le tecnologie basate sui container sono l'ultima frontiera del movimento DevOps nato qualche anno fa per avvicinare il mondo degli sviluppatori a quello di chi si occupa di operations (tutte quelle attività che vanno dalla gestione dei server alla messa online degli applicativi).

Nato come uno spinoff dell'Incontro Devops Italia, il ContainerDay è l'evento più autorevole in Italia sulle tecnologie a container. E Wellnet non poteva mancare all'appuntamento.

I talk più interessanti

I talk si sono susseguiti durante tutta la giornata in un unica traccia che ha visto i relatori trattare argomenti molto interessanti e innovativi.

Martino Fornasa ha iniziato la giornata analizzando le best practices per progettare un ambiente di sviluppo locale basato sui container, in modo da avere sul proprio computer un ambiente il più simile possibile rispetto a quello di produzione ed evitare il tipico "It works on my machine".

Successivamente Dario Tranchitella ci ha mostrato cos'è veramente un pod di Kubernetes, arrivando a crearne uno a mano al di fuori di Kubernetes stesso.

Nel talk 'Amazon Elastic Container Service for Kubernetes (EKS): A case study' Massimo Re Ferrè (Amazon Web Services) e Gianni Carabelli (Triboo) hanno illustrato nel dettaglio uno degli ultimi strumenti messi a disposizione dal Cloud Provider di Amazon per la gestione completamente automatizzata di un cluster Kubernetes, EKS. 

Per chi non si fosse mai spinto oltre al mercato occidentale, Paolo Mainardi ci racconta come invece la cinese Alibaba Cloud stia facendo passi da gigante per stare al passo con i Cloud Provider più noti (e come, in alcuni casi, li abbia già superati). Sia che si voglia aprire un business in Cina o che si vogliano sfruttare i datacenter in occidente, Alibaba Cloud ci è sembrata una piattaforma che merita di essere approfondita.

Non poteva mancare un talk su Traefik, il reverse proxy pensato per il cloud e scritto in Go che in Wellnet usiamo appena possiamo. Grazie a Giovanni Toraldo abbiamo ripassato tutte le funzionalità, dal bilanciamento del traffico al provisioning automatico di certificati Let's Encrypt.

Infine Mark Waite ha condiviso la sua esperienza di maintainer del plugin Git per Jenkins nel talk 'Evoluzione dei container nella continuous integration'. Verificare che il proprio codice funzioni negli ambienti più disparati è difficile, bisogna avere una macchina per ogni tipo di sistema, oppure si usa Docker nella propria continuous integration e tutto diventa più semplice e veloce.

I temi più affrontati

I temi caldi della conferenza sono stati, oltre all'onnipresente Docker, sicuramente Kubernetes, che si dimostra sempre di più la soluzione ideale per orchestrare decine (ma anche centinaia o migliaia) di container in modo centralizzato. Allo stesso tempo però Kubernetes è piuttosto complesso da installare e configurare e di conseguenza tutti i grandi Cloud Provider, da AWS a Google, da Azure ad Alibaba stanno iniziando a fornirne soluzioni gestite.

Ringraziamo il Grusp per l'ottima organizzazione e ci prepariamo a partecipare alla DockerCon 2018 a Barcellona, dalla quale sicuramente usciranno molte novità per il mondo dei contaier, quindi... stay tuned!